Un muro di energia: come le turbine verticali di New York puntano a rivoluzionare il panorama urbano

Cosa succederebbe se l’energia del vento potesse alimentare direttamente le città, abbattendo le perdite di trasmissione?

Un muro di energia: come le turbine verticali di New York puntano a rivoluzionare il panorama urbano

LL’energia eolica è uno dei pilastri della transizione energetica globale. Tuttavia, la necessità di ottenere alte efficienze ha portato allo sviluppo di turbine sempre più grandi, installate in aree rurali o offshore, ben lontane dai centri abitati. Ma cosa succederebbe se l’energia del vento potesse alimentare direttamente le città, abbattendo le perdite di trasmissione e integrandosi nel paesaggio urbano? A questa domanda cerca di rispondere il progetto Wind Fence, ideato a New York da Joe Doucet e il suo team.

Il problema dell’eolico urbano: spazi e silenzio

Oggi l’eolico è dominato da installazioni su larga scala: pale lunghe oltre 100 metri sono il cuore di impianti che hanno portato la capacità globale a superare i 743 GW. Tuttavia, queste soluzioni non sono compatibili con le città, dove gli spazi sono ridotti e il paesaggio richiede soluzioni discrete. Qui entrano in gioco le turbine verticali (VAWT), che sfruttano i venti multidirezionali, tipici degli ambienti urbani. Tuttavia, questi dispositivi hanno spesso presentato limiti di efficienza, estetica e rumorosità, ostacolando una loro adozione diffusa.

Joe Doucet ha deciso di affrontare queste criticità partendo da una domanda chiave: come progettare una soluzione che fosse allo stesso tempo efficiente, silenziosa e visivamente accattivante? Dopo due anni di test in galleria del vento, la risposta è arrivata con una struttura elicoidale ottimizzata. Le mini turbine progettate dal team non si presentano come elementi isolati, ma come parte di una recinzione modulare.

Ogni sezione del Wind Fence integra più pale elicoidali disposte per massimizzare il rendimento. Il design compatto e le linee moderne lo rendono adatto a integrarsi nei contesti urbani, trasformandolo in un elemento funzionale e decorativo. La scelta di proporre recinzioni anziché singole turbine offre inoltre maggiore flessibilità per ampliare la capacità installata senza compromettere l’armonia architettonica.

Prestazioni e possibili applicazioni

Una singola unità del Wind Fence, composta da otto pale, è in grado di generare circa 2.200 kWh all’anno, una quantità di energia utile ma non sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di una casa media. Tuttavia, la vera forza di questo sistema emerge in contesti commerciali e istituzionali, dove è possibile utilizzare lunghe sezioni di recinzioni per produrre energia su scala maggiore. Inoltre, il Wind Fence si distingue per la sostenibilità: l’80% dei materiali impiegati è riciclato, un punto a favore per chi cerca soluzioni ecologiche.

Un futuro eolico in città?

Sebbene il Wind Fence non rappresenti la risposta definitiva per la transizione energetica urbana, offre una valida alternativa per avvicinare la produzione di energia ai luoghi di consumo. Con la crescente domanda di soluzioni rinnovabili compatte e il continuo sviluppo tecnologico, progetti come questo potrebbero diventare parte integrante delle città del futuro. La visione di Doucet dimostra che la sostenibilità non deve per forza sacrificare l’estetica o la praticità: l’eolico urbano può essere una realtà, anche nelle sue forme più innovative.

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