Sassari, l’ex miniera dell’Argentiera diventa un campo da basket
Un antico borgo minerario sardo è stato trasformato in uno spazio culturale e sociale per la comunità: l’esempio all’Argentiera i Sardegna.
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QQuando si pensa alla Sardegna, spesso l’immaginario collettivo si concentra sulle sue spiagge paradisiache e sulla sua ricca cultura enogastronomica. L’isola, però, custodisce anche un importante passato industriale legato alle miniere, oggi in parte dimenticato. Un esempio virtuoso di come sia possibile dare nuova vita a questi spazi arriva dall’Argentiera, un antico villaggio minerario sulla costa nord-occidentale della Sardegna, trasformato grazie a un innovativo progetto di riqualificazione.
L’Argentiera, un borgo tra storia e abbandono
L’Argentiera, situata nel comune di Sassari, era un tempo un centro di estrazione di piombo e zinco argentifero. Le attività minerarie, sviluppatesi tra il XIX e il XX secolo, si interruppero nel 1963, lasciando dietro di sé un territorio segnato dall’abbandono. Il fascino di questo luogo sospeso tra il mare e la memoria storica, però, ha offerto l’opportunità per un ambizioso progetto di rigenerazione urbana.
A partire dal 2019 il borgo è stato valorizzato con il museo a cielo aperto “Mar-Miniera ARgentiera“, che utilizza installazioni multimediali per raccontare la storia mineraria del luogo. Ma il vero intervento rivoluzionario è avvenuto sul fronte mare, dove un’area di 500 metri quadrati, precedentemente degradata e usata come parcheggio, è stata trasformata in uno spazio polifunzionale per la comunità.

Un campo da basket tra arte, sport e socialità
Grazie alla collaborazione tra l’associazione LandWorks, il Comune di Sassari e artisti internazionali come Tellas e 2bleene, l’area è diventata una scenografica piazza affacciata sul golfo. Il cuore della trasformazione è un campo da basket che si integra con il paesaggio circostante attraverso un’opera artistica che fonde le tonalità del blu e dell’ocra, evocando il legame tra mare e terra. Il progetto non si è limitato alla creazione di un impianto sportivo, ma ha restituito alla comunità un luogo di incontro e aggregazione.
L’iniziativa ha coinvolto cento volontari provenienti da diverse parti del mondo, che hanno contribuito alla realizzazione delle strutture e alla trasformazione di un’area degradata in uno spazio destinato allo sport, alla cultura e alla socialità. Il nuovo campo polifunzionale, adatto anche ad altre discipline come il pickleball e la pallavolo, rappresenta oggi un punto di riferimento per la comunità locale.
La rigenerazione urbana non deve rimanere un caso isolato: il modello dell’Argentiera può essere replicato in molte altre realtà italiane, trasformando edifici inutilizzati in nuovi spazi di aggregazione e crescita. Con investimenti mirati e la partecipazione delle comunità locali, è possibile dare nuova vita a luoghi dimenticati e restituirli alla collettività. Se un’ex miniera può diventare un campo da basket in riva al mare, quali altri spazi potrebbero essere trasformati per il bene delle comunità?