Packaging e sostenibilità: il vetro vince la sfida del riciclo

Nel packaging il vetro si distingue per la sua capacità di essere riutilizzato all’infinito senza perdere le sue proprietà chimiche.

Packaging e sostenibilità: il vetro vince la sfida del riciclo

IIl packaging svolge un ruolo essenziale nella protezione e conservazione di alimenti e bevande, ma quale materiale è davvero il più sostenibile? Il vetro si distingue per la sua capacità di essere riutilizzato all’infinito senza perdere le sue proprietà chimiche, incarnando perfettamente la regola delle tre R: riusa, ripara, ricicla. Uno studio recente, intitolato “La riciclabilità dei materiali per contenitori: la specificità del vetro“, realizzato dal professor Vincenzo Maria Sglavo dell’Università di Trento e presentato da Assovetro, analizza le caratteristiche di quattro materiali da imballaggio: vetro, PET, alluminio e multistrato poliaccoppiato, evidenziandone punti di forza e criticità.

Secondo il rapporto, il vetro ha registrato nel 2024 un tasso di riciclo dell’81,9%, confermandosi tra i materiali più virtuosi in termini di sostenibilità. Ma quali sono i dati chiave che emergono dallo studio?

Impatto ambientale dei materiali: il vetro consuma meno energia e acqua

Per valutare l’impronta ecologica di un materiale, lo studio ha analizzato tre fasi cruciali del ciclo di vita di un contenitore:

  • Produzione del materiale vergine
  • Processo di trasformazione
  • Produzione con materiale riciclato

Tra i quattro materiali analizzati, il vetro si distingue per il minor consumo energetico nella fase di produzione e per emissioni di CO₂ più contenute rispetto agli altri materiali. Anche il consumo di acqua è un parametro fondamentale per valutare la sostenibilità di un materiale, e il vetro risulta di gran lunga più efficiente rispetto ai concorrenti:

  • Vetro: 14 litri per kg prodotto
  • Alluminio: 1.000 litri per kg
  • Multistrato poliaccoppiato: 1.350 litri per kg

Tuttavia, il vetro sconta la sua alta densità, con un peso nettamente superiore rispetto ad altri contenitori. Ad esempio, una bottiglia in vetro da 500 ml pesa circa 15 volte in più di una lattina in alluminio della stessa capacità, un fattore che incide sulle emissioni di CO₂ legate al trasporto.

Vetro Pixabay
© Pixabay

Vetro e alluminio al top nel riciclo, ma con differenze importanti

Lo studio evidenzia come vetro e alluminio siano i materiali con i migliori risultati in termini di riciclo e riduzione degli sprechi. Il vetro, in particolare, si avvantaggia di una filiera ben consolidata che permette di recuperare quasi integralmente il materiale senza degradazione. Per ogni tonnellata di vetro riciclato si ottiene una riduzione di 300 grammi di emissioni di CO₂.

L’alluminio, pur essendo altamente riciclabile, presenta alcune criticità: durante il processo di recupero, i fenomeni ossidativi possono ridurre l’efficienza della riciclabilità, aumentando il consumo energetico. Il PET, invece, ha avviato tardi il percorso del riciclo e nel 2022 ha registrato un tasso di recupero del 60%, mentre il multistrato poliaccoppiato si ferma sotto il 40%, con la sola carta come frazione realmente recuperata.

In termini di efficienza energetica, il vetro è il materiale che richiede meno energia per essere riciclato, con un consumo di 9 MJ/kg, seguito dal multistrato con 24 MJ/kg. Nonostante sia un materiale ecologico e riciclabile, la produzione europea di contenitori in vetro ha subito un calo nel 2024, con una flessione del 3,4% rispetto all’anno precedente. Le cause? La guerra in Ucraina, l’aumento del costo dell’energia e la diminuzione del consumo di alcol. In particolare:

  • Produzione di bottiglie: -5% (3,6 milioni di tonnellate)
  • Produzione di vasi alimentari: +24,5%

Sul fronte del commercio estero, il trend negativo si registra soprattutto per l’import-export di bottiglie:

  • Export: -7,8%
  • Import: -9,7%

Al contrario, la domanda di vasi alimentari è in forte crescita, con un +44% di import e +13,8% di export.

Lo studio conferma che il vetro è il materiale da packaging più sostenibile, grazie al suo alto tasso di riciclo, basso consumo energetico e ridotto impatto idrico. Tuttavia, per migliorare ulteriormente le sue performance, il settore sta lavorando per ridurre il peso delle bottiglie, con soluzioni innovative che hanno già permesso di produrre bottiglie da 75 cl con soli 300 grammi di vetro.

Un corretto riciclo del packaging è la chiave per un futuro sostenibile. Il vetro ha tutte le carte in regola: può essere riusato e riciclato infinite volte senza perdere le sue qualità. Il nostro obiettivo è renderlo sempre più leggero e competitivo“, ha spiegato Marco Ravasi, Presidente di Assovetro.

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