Le torri del vento, condizionatori (semi) naturali e molto antichi

Le torri del vento sono elementi architettonici utilizzati per creare ventilazione incrociata e raffreddamento passivo negli edifici.

Le torri del vento, condizionatori (semi) naturali e molto antichi

LLe torri del vento, meglio note come badgir in persiano, sono antiche strutture architettoniche usate tradizionalmente per il raffrescamento naturale degli edifici, particolarmente diffuse in regioni aride e calde come il Medio Oriente, l’Iran, l’Egitto e il Golfo Persico. Queste torri sfruttano la ventilazione naturale per rinfrescare l’aria all’interno degli edifici, rappresentando uno dei più antichi e affascinanti esempi di architettura sostenibile e bioclimatica.

Le torri del vento sono costruite in modo da catturare anche la minima brezza e convogliarla verso l’interno delle abitazioni. La loro struttura è solitamente alta e stretta, con aperture su uno o più lati, posizionate per captare il vento e sfruttarne l’energia per abbassare la temperatura interna. Esistono diversi tipi di torri del vento, ma due delle tecniche più comuni sono:

  • Sistema di ventilazione incrociata: il vento entra da un lato della torre e viene diretto verso il basso, dove, grazie alla presenza di acqua o superfici umide, si raffredda ulteriormente.
  • Sistema di flusso di aria calda ascendente: il calore viene disperso attraverso un ricambio d’aria naturale, con l’aria calda che sale attraverso la torre e viene espulsa, consentendo all’aria più fresca di entrare dall’esterno. Questo sistema si basa sulla differenza di temperatura e pressione tra l’interno e l’esterno dell’edificio. Grazie a questi principi di fisica naturale, le torri del vento riescono a mantenere fresche le case anche in climi estremamente caldi.

Una tecnologia molto antica

La tecnologia di queste torri ha una lunga storia, risalente a più di 2.500 anni fa. È nata principalmente in Persia, l’odierno Iran, e da lì si è poi diffusa in altre culture del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale. In Iran, ad esempio, si possono trovare ancora oggi torri del vento nella città di Yazd, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO proprio per le sue strutture tradizionali che testimoniano l’adattamento umano a un ambiente desertico.

Oltre alla già citata Yazd, famosa per alcune tra le più antiche e alte torri del vento al mondo, si possono trovare esempi di questa tecnologia anche in strutture più moderne, come nel caso delle torri del vento di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e il Bahrain World Trade Center in Bahrain, un grattacielo moderno ispirato alla tecnologia delle torri del vento. Sebbene questa struttura non sia una torre tradizionale, ancora oggi rappresenta uno dei primi edifici contemporanei a utilizzare il vento come principale fonte di ventilazione, integrando tre turbine eoliche progettate per ridurre il consumo di energia.

L’eredità moderna delle torri del vento

Negli ultimi anni, la tecnologia delle torri del vento è stata riscoperta e integrata nell’architettura sostenibile. Il concetto di raffrescamento passivo, basato su ventilazione naturale, è stato adottato in progetti moderni per edifici ecocompatibili, contribuendo a ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale. In regioni come la California e l’Arizona, dove i climi sono secchi e caldi, architetti e progettisti stanno reintroducendo queste antiche tecniche adattandole a contesti urbani e tecnologici moderni.

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