Ecosia, il motore di ricerca europeo che pianta alberi nel mondo
Ecosia è il motore di ricerca europeo che trasforma le ricerche degli utenti in alberi piantati in giro per il mondo. Ecco come funziona.
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NNavigare su internet e, allo stesso tempo, contribuire alla riforestazione globale? Grazie a Ecosia questa possibilità è diventata realtà ormai da qualche anno. Il motore di ricerca europeo trasforma le ricerche degli utenti in alberi piantati, destinando la maggior parte dei suoi profitti pubblicitari a progetti di riforestazione in tutto il mondo. Con un modello di business sostenibile e un impegno concreto per la trasparenza, Ecosia si distingue come un esempio virtuoso di tecnologia al servizio dell’ambiente.
Ecosia, un progetto nato dalla consapevolezza ambientale
Ecosia è stato fondato nel 2009 da Christian Kroll, un imprenditore tedesco con una visione chiara: utilizzare il potenziale economico della pubblicità online per contrastare la deforestazione. Durante un viaggio intorno al mondo, Kroll ha compreso il ruolo cruciale che gli alberi giocano nel mantenere l’equilibrio climatico del pianeta. E così, tornato in Germania, ha dato vita a un motore di ricerca che potesse generare un impatto ambientale positivo.
Il principio alla base di Ecosia è semplice: gli utenti effettuano ricerche sul web, il motore di ricerca mostra annunci pubblicitari e i ricavi generati vengono destinati a progetti di piantumazione. In media 45 ricerche consentono di piantare un albero. Questo sistema ha permesso, fino ad oggi, di mettere a dimora oltre 160 milioni di alberi in più di 35 paesi.
L’azienda investe almeno l’80% dei suoi profitti netti in iniziative di riforestazione, collaborando con organizzazioni locali per garantire la sostenibilità dei progetti. Tra le aree di intervento vi sono regioni particolarmente colpite dalla deforestazione come il Brasile, il Madagascar e il Burkina Faso.
Un modello di business sostenibile
A differenza dei tradizionali motori di ricerca, Ecosia non mira esclusivamente al profitto. L’azienda si impegna a mantenere la massima trasparenza, pubblicando regolarmente i propri bilanci finanziari e i report sulle piantagioni. Inoltre, Ecosia ha ottenuto la certificazione B Corporation, che attesta il rispetto di elevati standard di responsabilità sociale e ambientale.
Ecosia ha anche adottato misure per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. I suoi server funzionano al 100% con energia rinnovabile, rendendolo un motore di ricerca a emissioni negative: grazie ai suoi impianti solari, produce più energia di quella che consuma.
Ecosia: tecnologia, privacy e sicurezza
Dal punto di vista tecnologico, Ecosia si appoggia all’infrastruttura di Bing, arricchendo i risultati con algoritmi proprietari per migliorarne la rilevanza. Un aspetto fondamentale del servizio è la tutela della privacy: le ricerche non vengono tracciate, i dati non vengono venduti a terzi e le informazioni personali vengono cancellate dopo una settimana.
Il motore di ricerca è accessibile sia da desktop che da mobile, grazie alle applicazioni disponibili per Android e iOS. L’estensione per browser permette di impostare Ecosia come motore di ricerca predefinito, rendendo ancora più immediato il contributo degli utenti alla riforestazione.
Un impatto concreto sulla biodiversità e sulle comunità locali
Oltre a combattere il cambiamento climatico, la riforestazione promossa da Ecosia apporta benefici significativi alla biodiversità e alle comunità locali. Gli alberi piantati aiutano a rigenerare ecosistemi degradati, migliorano la qualità dell’aria, proteggono il suolo dall’erosione e ripristinano il ciclo dell’acqua.
Molti progetti di Ecosia coinvolgono direttamente le popolazioni locali, offrendo opportunità di lavoro e migliorando la sicurezza alimentare grazie alla coltivazione di alberi da frutto. Questo approccio integrato contribuisce a creare una sinergia tra sviluppo economico e tutela ambientale.
Guardando al futuro, Ecosia punta a espandere ulteriormente la sua rete di progetti di riforestazione e a sviluppare nuove tecnologie per monitorare la crescita degli alberi e ottimizzare il loro impatto ambientale. L’obiettivo è quello di piantare un miliardo di alberi nei prossimi anni, consolidando il proprio ruolo di leader nella riforestazione digitale.