Agricoltura spray? Ecco cos’è e come funziona l’idrosemina
L’idrosemina è una tecnica di semina versatile e veloce, utilizzata per far crescere prati anche su terreni difficili o in pendenza
Altre newsAAgricoltura spray? Possiamo anche chiamarla così, ma il termine corretto è idrosemina (Hydroseeding in inglese), un metodo per piantare rapidamente un campo di erba che può rivelarsi molto utile per far ricrescere il verde, ad esempio in un campo colpito da incendio.
L’idrosemina è una tecnica di semina versatile e veloce, utilizzata per far crescere prati anche su terreni difficili o in pendenza, che consiste nello spruzzare una miscela di semi, acqua e fertilizzanti sul terreno, garantendo così una distribuzione uniforme e la possibilità di rinverdire ampie superfici con una sola applicazione. Questa tecnica si dimostra particolarmente utile nel settore del paesaggismo, specie per la creazione di prati su campi da golf, scarpate o terreni poco fertili.
Come funziona l’idrosemina?
L’idrosemina è un metodo alternativo alla semina tradizionale, studiato per ottimizzare il processo di distribuzione dei semi su ampie aree. Il mix impiegato include semi, fertilizzanti e acqua, a cui possono essere aggiunti altri elementi come collanti o fibre naturali per migliorare la resistenza della pianta. L’uso di macchinari specifici, chiamati idroseminatrici, consente una copertura efficace di terreni anche molto estesi, risparmiando tempo e costi rispetto alla semina manuale.
L’idrosemina avviene tramite un dispositivo che spruzza la miscela direttamente sul terreno. È essenziale bilanciare la quantità d’acqua: un eccesso potrebbe lavare via i semi, mentre una quantità troppo ridotta non permetterebbe una copertura adeguata. Il processo richiede anche una preparazione preliminare del terreno, che consiste nel diserbo, nella concimazione organica e nella successiva idratazione per favorire la germinazione.
Esistono diverse tipologie di idrosemina, da utilizzare a seconda delle esigenze e del terreno che si intende seminare:
- Idrosemina normale, è quella adatta a terreni lievemente scoscesi o poco fertili.
- Idrosemina rinforzata: include anche materiali naturali, come la paglia, per migliorare la capacità di germinazione.
- Idrosemina potenziata: per terreni dove la semina tradizionale è poco efficace, aggiunge sostanze idrobituminose per creare uno strato protettivo.
- Idrosemina con mulch: particolarmente indicata per suoli molto poveri e pendenti, include fibre di legno per creare un microclima favorevole.
- Idrosemina a matrice di fibre legate: impiegata in aree con condizioni climatiche estreme, offre una protezione aggiuntiva contro l’erosione.
I vantaggi delll’idrosemina sono tanti, a cominciare dalla possibilità che offre di trattare superfici estese in tempi ridotti, senza la necessità di ulteriori lavorazioni e altri macchinari. Recentemente, dopo un grande incendio che ha devastato la riserva di Monte Mario, nel Lazio, si è tornati a parlare di idrosemina dopo le discussioni in Campidoglio per il suo utilizzo nel tentativo di una sorta di “grip” nell’area devastata dalle fiamme e rendere così il terreno meno esposto a frane.